Ylève esprime la qualità delle cose semplici, valorizzando cioè che sta alla base degli abiti: la qualità dei materiali, la silhouette e la sartoria

Il marchio giapponese, con un impegno incrollabile per la perfezione, si occupa meticolosamente di ogni dettaglio. Rifacendosi l'estetica delle divise militari e da lavoro, le creazioni di Ylève emanano un senso di autenticità robusta, mentre si intrecciano con le sfumature dello stile contemporaneo.
Ogni capo è pervaso da un carattere distintivo, riflesso dell'approccio alla lavorazione artigianale e alla sua profonda comprensione dell'arte sartoriale.

Lanciato nel 2013 dal fotografo newyorkese Randall Bachner, Marrakshi Life riprende gli elementi chiave dello stile tradizionale marocchino e li rielabora in chiave contemporanea. Ogni capo è disegnato, lavorato a mano e confezionato nel suo atelier di Marrakech per una nuova generazione di nomadi urbani che, una generazione dopo Yves Saint Laurent, subiscono l'incantesimo del Paese. Il risultato sono collezioni belle e rilassate, che prendono spunto dal souk.

Il negozio/atelier si trova a nord della città nella zona industriale Sidi Ghanem, che sta vivendo un fermento culturale e creativo comparabili a Soho negli anni '70, dove artisti e designer hanno i loro laboratori e showroom tra le botteghe artigiane e complessi industriali. 

Bachner dopo una vacanza a Marrakech è rimasto affascinato dal colore e dall'energia della città nordafricana, dove ha deciso di trasferirsi e aprire il suo brand con l'idea principale di onorare il patrimonio, l'estetica e la cultura marocchina sostenendo e promuovendo le pratiche tradizionali di tessitura. 

L'azienda esegue localmente tutti gli aspetti della produzione, pertanto, non solo la produzione dei loro modelli ha un impatto ambientale minimo, ma anche le implicazioni sociali della creazione dei loro capi sono del tutto responsabili, in quanto vanno a beneficio della comunità in cui vengono realizzati.

La creazione dei capi inizia con le fibre di cotone grezzo che vengono tinte localmente, filate nell'atelier prima di essere tessute su telai a pianale in legno, molti dei quali sono stati tramandati per generazioni. Il processo di tessitura è complesso e fisico. La stoffa appena tessuta viene lavata a mano, e i pezzi del modello vengono tagliati e cuciti singolarmente, il che contribuisce a ridurre gli sprechi. Infine, ogni capo Marrakshi Life viene rifinito a mano per aggiungere gli ultimi dettagli e garantire la massima qualità del capo. 

Situata nella zona della palmeriè, ad un paio di kilometri dal centro di Marrakesh, la Fondation Farid Belkahia è un luogo dove scoprire la produzione dell'omonimo artista.
Gli spazi ospitano numerose opere offrendo un'ampia panoramica delle molteplici espressioni artistiche e della varietà di supporti e materiali utilizzati dall'artista. 

La 59a edizione della Biennale d'Arte di Venezia curata da Cecilia Alemanni prende il suo titolo, Il latte dei sogni, da un libro dell’artista surrealista Leonora Carrington che negli anni Cinquanta in Messico immaginava un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé.
La mostra aspira a essere uno spaccato ottimista, che celebra l'arte e la sua capacità di creare cosmologie alternative e nuove condizioni di esistenza. «Raccontate in uno stile onirico che pare terrorizzasse adulti e bambini, le storie di Carrington immaginano un mondo libero e pieno di infinite possibilità, ma anche l’allegoria di un secolo che impone sull’identità una pressione intollerabile», spiega la curatrice Cecilia Alemani.

Il percorso della curatrice vede la presenza di 213 artisti con una forte predominanza femminile e moltissimi lavori di giovani alla loro prima partecipazione alla Mostra Internazionale. Un percorso espositivo che presenta continue sorprese e scoperte, con un numero elevato di opere esposte che sono nuove produzioni.